Il ruolo e l’importanza delle linee guida in protesi ed implantoprotesi

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L’impiego di nuovi materiali e la definizione di protocolli operativi e chirurgici ripetibili hanno fatto si che la protesi fissa, sia su denti naturali che su impianti permetta oggi di riabilitare la funzione masticatoria e, più in generale, la salute orale di una grande varietà di pazienti. Si parla naturalmente di una generalizzazione, dato che ogni singolo paziente viene studiato a sé e deve rispondere a dei precisi criteri anatomici e tecnici realizzativi. In più, negli ultimi anni, è parso sempre più chiaro il fatto che il paziente debba anche assicurare solide garanzie in termini di motivazione. Questo aspetto è una chiave in primo luogo per il successo del piano di cure, e successivamente per il mantenimento a lungo termine del risultato, attraverso la prevenzione delle complicanze a carico dei denti o delle condizioni degenerative dei tessuti perimplantari. L’odontoiatra, in questo senso, oltre a fidelizzare il paziente alla corretta igiene orale, pianifica un regime di richiami allo scopo di rinforzare le istruzioni domiciliari e fornire le prestazioni routinarie di igiene orale professionale.

I protocolli di richiamo possono variale in ragione delle metodiche impiegate per il trattamento. Tuttavia, allo scopo di semplificare e in parte di standardizzare le procedure, l’American College of Prosthodontists, in accordo con altre associazioni di categoria (compresa l’American Dental Hygienists Association) ha messo a punto delle linee guida di richiamo dei pazienti. Il documento è poi stato pubblicato anche su JADA, rivista della American Dental Association.

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Uno degli scopi fondamentali di una linea guida consiste nel fornire ai professionisti la certezza di lavorare evidence based. Per questo il documento riporta, a fianco di ogni singola raccomandazione, l’indicazione della forza della raccomandazione, che a sua volta si rifà a un preciso livello di evidenza scientifica.

Come già anticipato, i protocolli possono variare ed è sul singolo paziente che la terapia dev’essere calibrata. Oltre a questo, esportare una metodica di lavoro e adattarla a un contesto differente non è sempre un’operazione immediata. Per questo, la seconda parte dell’articolo proporrà alcune delle raccomandazioni tratte dalle linee guida, limitandosi tuttavia a quelle con forza di raccomandazione A. Si tratta di quelle più scientificamente provate, dato che traggono evidenze esclusivamente da revisioni sistematiche di trial clinici randomizzati (livello di evidenza Ia) o almeno da una singola RCT (Ib). Può essere comunque interessante per il clinico prendere visione di tutte le altre raccomandazioni e raffrontarle con i dati scientifici in possesso e con la propria esperienza professionale.

Il ruolo e l’importanza delle linee guida in protesi ed implantoprotesi - Ultima modifica: 2017-05-13T07:13:08+00:00 da redazione

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