Il futuro dell’implantologia legato ai fattori di crescita

In questa intervista Massimo Simion, professore associato di Malattie odontostomatologiche presso l’Università degli Studi di Milano, dove è direttore del reparto di Parodontologia della Clinica odontoiatrica, racconta, in breve, l’evoluzione dell’implantologia che nell’arco di 30 anni ha conosciuto varie stagioni, non tutte positive.

Oggi, secondo l’esperto d’implantologia, è necessario ritornare a considerare i “fattori di crescita”, come il PDGF, per esempio, commercializzato negli Stati Uniti e in Canada, ma non in Europa, o il BMP2, efficace, ma non utilizzabile concretamente per gli alti costi.

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Secondo Simion, autore di numerosi articoli scientifici e relatore di livello internazionale sugli argomenti parodontologia, osteointegrazione e rigenerazione ossea, più ricerca, ma soprattutto “maggior apertura” nei confronti delle nuove molecole oggi disponibili, assicurerebbe un futuro più roseo all’implantologia di domani.

Il futuro dell’implantologia legato ai fattori di crescita - Ultima modifica: 2017-06-14T10:18:25+00:00 da redazione

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