Fumo e salute oro-facciale: analisi della letteratura e razionale scientifico

Conclusioni

Come abbiamo visto, il fumo rappresenta uno dei principali fattori di rischio per i carcinomi del cavo orale. Si tratta di un problema di notevole rilevanza: il cancro orale e della faringe è fra i più importanti nell’uomo, occupando infatti l’ottavo posto fra i tumori più frequenti al mondo. Si tratta di un dato preoccupante poiché è paradossale che un tumore che “si vede”, come appunto quello che si sviluppa all’interno della bocca, in realtà non venga individuato e diagnosticato tempestivamente. Il fumo produce il suo effetto negativo anche sui risultati delle nostre terapie, in particolare in campo parodontale e implantare. In un piano di trattamento implantare ad esempio, il ruolo del fumo diventa estremamente importante in quanto espone a un maggior rischio di insuccessi terapeutici. In particolare, si stima che le percentuali di fallimento dell’impianto nei fumatori siano intorno all’11,3%, contro il 4,8 dei non fumatori. Entrambi questi aspetti, cioè la correlazione fra fumo e malattia parodontale e fra fumo e implantologia, rappresentano un ottimo spunto di dialogo fra l’odontoiatra e il paziente sull’opportunità di smettere di fumare. Dal momento che la placca e il fumo costituiscono i due principali fattori di rischio della malattia parodontale e perimplantare, è contraddittorio intervenire per rimuovere la placca, consentendo però al paziente di continuare a fumare in tutta tranquillità. Il fumo genera inoltre pigmentazioni sui denti e ciò rende meno efficaci le tecniche di sbiancamento; analogamente, affrontare il problema dell’alitosi significa migliorare l’estetica del respiro: è indubbio che il fumatore abbia un alito peggiore rispetto al non fumatore e rientra fra i compiti dell’odontoiatra affrontare anche questo problema. Alcuni studi su un vastissimo numero di bambini hanno inoltre dimostrato che in caso di convivenza con genitori che fumano si osserva una maggiore incidenza di carie. Tutte le condizioni che conducono a un indebolimento delle difese immunitarie devono pertanto essere considerate con attenzione per i risvolti negativi che presentano nel tempo. Lo studio dentistico può quindi a ragion veduta diventare un punto di riferimento nella lotta contro il fumo, promuovendo così stili di vita positivi. Gli studi odontoiatrici sono infatti le prime strutture sanitarie in cui è possibile riconoscere il paziente fumatore e incentivarne la propensione a smettere: un punto di partenza estremamente importante per conquistare uno stato di maggiore salute. Nello studio dentistico i danni causati dal fumo sono facilmente dimostrabili, e mettere il paziente fumatore di fronte alle conseguenze tangibili delle proprie abitudini di vita può costituire uno stimolo efficace a modificarle. Pertanto, promuovere e responsabilizzare lo studio odontoiatrico come polo di orientamento nella lotta contro il fumo risulta una valida scommessa, un gradino importante per proporre e conquistare un maggiore benessere complessivo del nostro paziente. Oltre agli ormai inconfutabili problemi di salute legati al fumo di sigaretta, non appare poi così tanto immotivato parlare di bellezza. Oggi più che mai diventa importante una visione diversa, una medicina diversa capace di prevenire le intossicazioni e curarne i disturbi. La bellezza della pelle, dei capelli e dei tessuti del corpo dipende dalla salute e dall’energia vitale. Un corpo energico e vitale risulta bello indipendentemente dall’età, così come un viso è bello anche se anziano se rimane elastico e con un colorito sano. Anche le emozioni e l’atteggiamento mentale sono decisivi per perseguire un benessere a 360 gradi. Si è visto come il fumo conduca a un invecchiamento precoce e oltretutto non fisiologico, e che gli atteggiamenti posturali del fumatore e i suoi gesti rituali provochino fastidiosi inestetismi, rigidità e contratture del volto difficili da rimediare. Un comportamento sbagliato dunque e che non deve appartenerci, condizionato e senza vantaggi alcuni, e che purtroppo colpisce sempre più frequentemente la giovane popolazione, che cerca di trovare nel fumo “respiro” al disagio che sta vivendo… un “respiro” che uccide.

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Corrispondenza
Luigi Paglia
Fondazione ISI
Tel. 02.54176300 (Ilaria Bombelli)

Nota
Il presente lavoro è stato supportato dalla Fondazione ISI, dalla Fondazione Veronesi e dalla Fondazione Andi Onlus.

 

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Fumo e salute oro-facciale: analisi della letteratura e razionale scientifico - Ultima modifica: 2013-05-30T15:12:03+00:00 da Redazione

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