Effetti dei probiotici sull’infiammazione parodontale

Miglioramento delle condizioni parodontali con Lactobacillus salivarius WB21: studio randomizzato,
doppio-cieco, placebo-controllato
Improvement of periodontal condition by probiotics with Lactobacillus salivarius WB21: a randomized, double-blind, placebo-controlled study
Shimauchi H, Mayanagi G, Nakaya S, Minamibuchi M, Ito Y, Yamaki K, Hirata H. J Clin Periodontol 2008;35(10):897-905.   

In questo studio viene osservato l’effetto di un batterio probiotico nel trattamento di pazienti ad alto rischio di malattia parodontale.  In particolare, è stato valutato il cambiamento dei parametri clinici del tessuto parodontale e l’espressione di marker infiammatori salivari.  

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In questo studio, sono stati reclutati 66 volontari che non presentavano malattia parodontale severa (con tasche < 6 mm) o ascessi parodontali.  Al tempo zero (baseline BL), tutti i pazienti sono stati visitati e sono stati raccolti campioni di saliva e di placca sopra e sotto gengivale; inoltre, sono stati rilevati i parametri clinici parodontali (PI.I: indice di placca, GI: indice di gengivite, PPD: profondità di sondaggio, BOP: sanguinamento al sondaggio).  A 34 soggetti sono, quindi, state somministrate tavolette contenenti Lactobacillus salivarius WB21 (test) da sciogliere in bocca tre volte al giorno, mentre a 32 soggetti è stato dato un placebo. La somministrazione di probiotico/placebo è durata otto settimane.

1. Valori clinici dei pazienti fumatori del gruppo test (pallini neri) e del gruppo controllo (pallini bianchi).

Le valutazioni cliniche e la raccolta di campioni di saliva sono stati ripetuti dopo 4 e 8 settimane dell’inizio della sperimentazione. I campioni di saliva e placca sopra e sotto gengivale sono stati analizzati al fine di quantificare la persistenza del probiotico nel cavo orale e i livelli di lactoferrina. In studi precedenti, la lactoferrina è stata correlata ai parametri clinici della parodontite.  Dai risultati di questo studio emerge che dopo otto settimane i parametri clinici parodontali erano migliorati sia nel gruppo test sia nel gruppo controllo.

2. Valori di lattoferrina riscontrati in tutti i soggetti, nei soli soggetti fumatori e nei soggetti non fumatori. Si noti la differenza statisticamente significativa presente tra i fumatori-test e i fumatori-controllo.

Tuttavia, dividendo ulteriormente i pazienti in fumatori e non fumatori era risultato che nei pazienti fumatori che avevano assunto il probiotico si verificavano miglioramenti clinici significativamente superiori rispetto ai fumatori del gruppo controllo (figura 1). Inoltre, nel gruppo test-fumatori anche i livelli salivari di lactoferrina erano significativamente inferiori a quelli riscontrati nel gruppo controllo-fumatori (figura 2). In conclusione, i dati di questo studio indicano che i probiotici potrebbero essere utili nel mantenimento e miglioramento della salute orale di soggetti con un alto rischio di malattia parodontale.

Implicazioni cliniche 

I pazienti fumatori sono particolarmente suscettibili allo sviluppo della malattia parodontale. In tale studio emerge che il potenziale terapeutico dei probiotici si esplica maggiormente in situazioni patologiche critiche. Al contrario, in condizioni che si discostano poco dalla normalità, il vantaggio dei probiotici risulta meno evidente.

Effetti dei probiotici sull’infiammazione parodontale - Ultima modifica: 2010-05-12T12:16:24+00:00 da elisabettadolzan

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