Desametasone nella chirurgia del terzo molare incluso

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L’estrazione di un terzo molare incluso rappresenta una delle più importanti procedure chirurgiche di competenza eminentemente odontoiatrica e, nello stesso ambito, è tra quelle che possono comportare maggiore discomfort intra e postoperatorio. L’intervento prevede sistematicamente, oltre all’allestimento di un lembo mucoperiostale, l’ostectomia e l’odontomia. Sin dalle prime ore successive e a distanza di alcuni giorni dall’intervento, del trauma chirurgico possono residuare complicanze quali dolore, edema e, in alcuni casi, trisma. Al fine di ridurre tali eventi, sono stati proposti diversi approcci, dall’impiego topico di clorexidina, alla laserterapia e, più semplicemente alla terapia farmacologica. Tralasciando la copertura antibiotica, che ha precise indicazioni, un’opzione farmacologica contemplata è rappresentata dalla somministrazione di corticosteroidi.

Il desametasone, in particolare, è una delle più utilizzate molecole della classe a cui appartiene. Sin dal 1950, viene impiegato come antinfiammatorio: nonostante il meccanismo biologico non sia stato ancora compreso completamente, è accertato l’effetto di riduzione del livello di prostaglandine e leucotrieni. Si tratta di una molecola a lunga emivita e dalla notevole versatilità: può essere infatti somministrato per via orale o per iniezione, sottomucosa o intramuscolare.

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Sono riportati qui di seguito i risultati così come disponibili nella revisione sistematica pubblicata nel 2016 da Qian Chen e colleghi. Gli Autori fanno riferimento a una precedente systematic review a firma di Moraschini e colleghi: rispetto a questa, assicurano un maggiore rigore derivante dall’applicazione dei criteri della Cochrane Library. In più, i risultati vengono estesi alla settima giornata postoperatoria, in virtù del fatto che l’effetto sui sintomi iniziali possa influire su quelli tardivi.

Durante la prima fase sono stati selezionati 275 lavori, dei quali solamente 11 in grado di soddisfare i criteri di inclusioni. I dati per la meta-analisi sono stati estratti solo da 8 di questi. Le conclusioni dimostrano che l’iniezione sottomucosa – giudicata più semplice di quella intramuscolare – di desametasone è in grado di ridurre l’edema postoperatorio, sia in fase precoce che tardiva, così come il trisma iniziale. A causa del numero ridotto dei dati inclusi nella meta-analisi, tuttavia, non sono disponibili evidenze sufficienti ad affermare che la somministrazione del farmaco, se confrontata con la non somministrazione, sia invece in grado di ridurre la seconda fase del trisma e anche il sintomo dolorifico. Gli Autori auspicano la produzione di ulteriori trial clinici randomizzati a conferma di tali indicazioni. In ogni caso, quelle già sicure sono sufficienti a giustificare l’impiego clinico della molecola come misura preventiva nella chirurgia del terzo molare incluso.

Desametasone nella chirurgia del terzo molare incluso - Ultima modifica: 2018-01-09T07:53:39+00:00 da redazione

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