Fatturato odontoiatri:i dati dell’Agenzia delle Entrate

Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato i dati degli studi di settore riguardanti i dentisti, relativi alle dichiarazioni fatte nel 2015.

I dati mostrano come la professione odontoiatrica abbia risentito meno di altre della crisi in atto, anche se sono ormai anni che il fatturato dei dentisti non cresce in modo significativo, confermando quanto rilevato dalle ricerche Congiunturali svolte dal Servizio Studi ANDI in questi anni.

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“Constatare che il fatturato non sia calato conferma la sensazione che negli ultimi anni abbiamo rilevato con le indagini congiunturali ANDI”, dichiara il Presidente ANDI Gianfranco Prada. “Dalle nostre indagini abbiamo rilevato che per la maggioranza dei dentisti italiani il giro d’affari è rimasto invariato mentre circa il 30% dei colleghi dichiarava un calo”.

“Anche questo dato – continua – non viene sconfessato da quelli delle Entrate. In tema di fatturato uno studio può non rilevare variazioni perché, magari, in quell’anno ha effettuato qualche grossa riabilitazione in più rispetto all’anno precedente nonostante abbia perso un buon numero di pazienti che nell’anno precedente si erano rivolti allo studio per sedute di igiene o piccole cure. La percezione di questi studi sull’andamento del lavoro sarà quella di aver avuto un calo di pazienti anche se di fatto il fatturato è rimasto costante”.

Nel 2014, rispetto al 2013, il fatturato dei dentisti italiani è pressoché invariato (152.300 euro nel 2014 rispetto ai 152.290 euro del 2013) così come è rimasto stabile il reddito (50.420 euro nel 2013 contro i 50.300 euro nel 2014). Stabili anche i redditi delle persone fisiche (49.100 euro nel 2014 contro i 49.290 euro nel 2013); degli studi associati (68.600 euro nel 2014 contro i 68.480 euro del 2013); delle società di capitale (24.700 euro del 2014 e 20.900 euro nel 2013).

“Osservando i dati delle Entrate – commenta il Presidente Prada – abbiamo l’ennesima conferma di come la nostra professione, confrontata ad altre libere professioni, sia più simile a quella di una impresa visto che il reddito è meno di un terzo del fatturato. Dimostrazione di come siano molto alte le spese di uno studio odontoiatrico rispetto a quelle che deve sostenere uno studio di un avvocato ma anche dello stesso medico”.

Un’analisi del numero di esercenti rileva come il numero dei dentisti “attivi” sia di 44.085 esercenti, di questi 36.925 le persone fisiche (+584 rispetto al 2013), 5.217 gli studi associati (-7 rispetto al 2013) mentre le società di capitale nel 2014 erano 1.943 (+129 nel 2013).

Fatturato odontoiatri:i dati dell’Agenzia delle Entrate - Ultima modifica: 2016-06-17T07:29:17+00:00 da redazione

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