Approccio alla cura della patologia cariosa nel soggetto pediatrico

Approccio alla cura della patologia cariosa nel soggetto pediatrico

La definizione di uno workflow efficace dal momento in cui si assumono la cura della patologia cariosa nel soggetto pediatrico è fondamentale. Per quanto ogni paziente abbia il proprio carattere e le proprie esigenze, il compito dell’odontoiatra è quello di assicurare a tutti il mantenimento della salute orale nel tempo, prevenendo l’insorgenza della malattia cariosa – in primo luogo con l’educazione all’igiene domiciliare e la fidelizzazione ai controlli – e intercettando quei casi di patologia già presente, in modo da poterli trattare precocemente.

Con il termine early childhooh caries (ECC) ci si riferisce a un quadro in cui si ritrovano uno o più elementi cariati – ivi compresi quelli già trattati e pure quelli persi per lo stesso motivo – in un paziente al di sotto dei 6 anni di età. Questo dato presenta una forte vocazione all’approccio epidemiologico. I 6 anni, in effetti, rappresentano un’età limite anche nella valutazione del rischio per come viene fornito dalle Linee Guida ministeriali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva. Questo documento rappresenta proprio il punto di partenza nell’approccio quotidiano a questi pazienti.

Pubblicità

Nello studio di questo quadro clinico a carattere tipicamente multifattoriale, la Letteratura e, ancora, le Linee Guida, sottolineano la differenza fra i fattori di rischio e la valutazione del rischio.

Fra gli aspetti causali della patologia patologia cariosa, studi recenti ritengono di dover ribadire il ruolo del consumo di zuccheri, già considerato in passato come l’elemento chiave dell’incidenza della carie nel periodo postbellico, ed ora tornato nuovamente sotto la lente, questa volta correlato a pratiche di nutrizione scorrette e altri fattori.

Autori sottolineano come sia maggiormente complesso quantificare il rischio di carie. Secondo le Linee Guida, un paziente sotto i 6 anni è da ritenere a rischio elevato nel caso in cui abbia riportato almeno una lesione negli ultimi 3 anni, a fronte di fattori ambientali come una inadeguata esposizione al fluoro o uno status socioeconomico carente, se affetto da xerostomia o, in generale, nel caso in cui si accumulino almeno 2 fattori di rischio.

Osservando come, man mano che il campione in esame si allarga, sia più difficile rapportare la valutazione al singolo paziente, si intuisce come queste indicazioni, apparentemente ovvie, siano in realtà fortemente supportate dall’evidenza scientifica. Fondamentale, in questo senso, mantenere aggiornati i dati epidemiologici.

Una strada alternativa che si sta percorrendo attualmente prevede invece l’individuazione di marker, ovvero di fattori (biochimici ad esempio) comuni, valutabili sulla grande popolazione, ma che possono fornire indicazioni del rischio del singolo paziente.

Aggiornamenti in odontoiatria infantile guarda in anteprima gratuita gli estratti del corso

Approccio alla cura della patologia cariosa nel soggetto pediatrico - Ultima modifica: 2017-01-27T07:38:19+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome