Correlazione fra infezioni endodontiche e maggior rischio di patologie cardiovascolari

Il collegamento fra la presenza di batteri a livello parodontale e un maggior rischio di patologia cardiovascolare è noto. Cosa succede, invece, quando c’è un’elevata concentrazione batterica nell’endodonto? Uno studio italiano del 2011 e un articolo pubblicato recentemente sul Journal of Endodontics mostrano delle correlazioni fra infezioni endodontiche e un maggior rischio cardiovascolare.

A cura di  Francesca Cerutti

Pubblicità

Associazione fra infezioni endodontiche e riscontro
di un’iniziale lesione del sistema cardiovascolare

Association of endodontic infection with detection of an initial lesion to the cardiovascular system

Cotti E, Dessì C, Piras A, Flore G, Deidda M, Madeddu C, Zedda A, Longu G, Mercuro G. J Endod 2011 Dec;37(12):1624-9.

In questo studio gli autori hanno considerato una popolazione di uomini di giovane età (20-40 anni), senza segni di patologia cardiaca e malattia parodontale, valutando la concentrazione di indici patogenetici di lesioni aterosclerotiche.

Le infezioni dentali possono predisporre all’insorgenza di patologie cardiovascolari (CVD).

A oggi, solo alcuni studi, che hanno portato a risultati inconcludenti, hanno investigato la potenziale correlazione fra periodontite apicale (AP) e CVD. Lo scopo di questo lavoro (come prima parte di uno studio prospettico) era valutare, in assenza di fattori di rischio cardiovascolari, se i soggetti con AP fossero più esposti agli indici patogenetici di lesioni aterosclerotiche.

Quaranta uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni – che non fossero affetti da malattia parodontale, patologie cardiovascolari e che non presentassero i fattori di rischio tipici della patologia cardiaca – sono stati coinvolti in questo studio; 20 soggetti presentavano periodontite apicale, mentre 20 fungevano da controllo.

Tutti i soggetti sono stati sottoposti a una visita odontoiatrica e a un completo check up cardiaco: esame fisico, elettrocardiogramma, ecocardiografia tradizionale e Doppler, misurazione della riserva di flusso endoteliale (EFR).

Sono stati considerati i seguenti parametri di laboratorio: interleuchine -1, -2 e -6 (IL-1, IL-2, IL-6), tumor necrosis factor alpha e dimetilarginina asimmetrica (ADMA).

I dati sono stati analizzati statisticamente con il test t di Student a 2 code, il Pearson t test (o Spearman t test per le variabili non parametriche) e l’analisi di regressione lineare per più variabili.

L’ecocardiografia non ha mostrato anomalie in nessuno dei soggetti sottoposti allo studio. I livelli di ADMA hanno mostrato una correlazione inversa con EFR (P <.05) e diretta con IL-2 (P <.001). I pazienti con periodontite apicale avevano una concentrazione sanguigna significativamente più elevata di IL-1 (P <.05), IL-2 (P <.01), IL-6 (P <.05) e ADMA (P <.05), nonché una significativa riduzione di EFR (P <.05) rispetto ai controlli.

L’aumento dei livelli di ADMA e la loro relazione con l’EFR e l’aumento di IL-2 può suggerire l’esistenza di una disfunzione endoteliale precoce nei giovani adulti con periodontite apicale.

implicazioni cliniche
Questo studio dimostra la necessità di non sottovalutare le lesioni apicali, perché sembra aumentino il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. C’è anche la necessità di approfondire ulteriormente il rapporto fra infezioni endodontiche e patologia cardiaca.

Correlazione fra infezioni endodontiche e maggior rischio di patologie cardiovascolari - Ultima modifica: 2015-12-08T08:32:33+00:00 da Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome