Contaminazione sistema idrico del riunito odontoiatrico

Contaminazione sistema idrico del riunito odontoiatrico

L’irrigazione è una componente fondamentale di diverse procedure odontoiatriche, ragione per la quale un riunito è dotato di un sistema di tubazioni che deve necessariamente essere tenuto efficiente nella funzione e anche in condizioni igieniche ottimali. Le acque che vi passano possono infatti costituire un ricettacolo batterico potenzialmente dannoso sia per il clinico che per il paziente. Autori sostengono che ancora oggi molti professionisti non siano abbastanza informati sulla tematica.

La conformazione dei tubi può favorire infatti la proliferazione dei microrganismi, che in alcuni casi possono organizzarsi a strutture complesse come i biofilm. Tali procedimenti sono ulteriormente favoriti dai periodi di inattività notturna e ancora di più durante quelli più prolungati delle vacanze. L’acqua può essere considerata utilizzabile, oltre che potabile, quandoEscherichia coli risulta assente e la quantità di coliformi è mantenuta al di sotto di 1 unità formante colonie per millilitro.

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Verrà di seguito illustrato un breve esempio dei principali patogeni potenzialmente presenti in queste acque: 

Pseudomonas aeruginosa: bastoncello Gram -, costituisce un fondamentale patogeno opportunista, tipicamente in ambito nosocomiale

Legionella pneumophila: agente eziologico della febbre di Pontiac e della polmonite atipica nota come malattia del legionario. Tra i fattori di rischio associati, oltre all’età si ritrovano patologie polmonari e l’abitudine al fumo di sigaretta

Mycobacterium spp.: possono causare patologie polmonari e, in più, sovrinfezioni a carico di ferite

Moraxella spp.: in rari casi è associato alle endocarditi.

Verranno dunque considerate alcune delle metodiche atte a limitare la diffusione di questi microrganismi. L’opzione di collegare il riunito a un serbatoio di acqua sterile non risulta efficace qualora, come detto, i batteri vadano a rivestire le pareti delle tubazioni, il che causerebbe l’immediata contaminazione. Il sistema dovrebbe quindi essere completamente isolato.

1) La prima misura preventiva prevede l’impiego di disinfettanti chimici. I riuniti di ultima generazione sono in grado di rilasciare i prodotti in maniera regolare e nelle giuste quantità, grazie al sistema digitale detto water management system.

2) Valvole antireflusso e aspirazione retrograda dei fluidi orali. Questi ultimi costituiscono infatti un secondo potenziale serbatoio infettivo.

3) Filtri: adiuvanti semplici ma fondamentali. Consigliati quelli da 0.2 mm, da sostituire frequentemente. Sono disponibili eventualmente già trattati con agenti antibatterici.

4) Risciacquo (flushing): CDC e ADA concordano nel raccomandare la procedura all’inizio di ogni giornata, per un tempo che idealmente dovrebbe arrivare a toccare i 20 minuti.

5) Alcuni Autori propongono il pre-trattamento con luce ultravioletta, il cui uso può essere consigliato combinato con altri agenti disinfettanti, quali ad esempio i perossidi.

Contaminazione sistema idrico del riunito odontoiatrico - Ultima modifica: 2017-09-24T07:05:11+00:00 da redazione

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