Compositi bulk-fill: SDR Flow+ caratteristiche ancora migliori ne aumentano le indicazioni

Le performance delle ricostruzioni che vengono eseguite nel cavo orale sono influenzate da una serie di fattori, ma di certo il più importante è rappresentato dal tipo di materiale di cui si fa utilizzo.

In un’epoca che sembra ormai lontanissima, a farla da padrone era l’adesione di tipo meccanico e il materiale di prima scelta era l’amalgama; oggi, fortunatamente, questo approccio è completamente superato e si lavora con materiali resinosi, compositi che si avvantaggiano di un processo di adesione completamente chimico. Il problema più difficile da affrontare, per adoperare con successo questi materiali, è stata la riduzione dello stress da contrazione alla quale andavano incontro durante la fotopolimerizzazione. Per ridurre il fattore di contrazione sono state proposte varie tecniche, tra le quali la più popolare è senza dubbio quella dell’apposizione parcellizzata, in grado di ridurre il fattore C totale, diminuendo per ogni incremento la superficie di adesione e aumentando quella libera di resina composita.

Questo processo ha lo svantaggio di rendere meno semplice la ricostruzione e soprattutto di richiedere un tempo maggiore di lavorazione per il corretto posizionamento. Da queste criticità della tecnica incrementale, è stata progettata una nuova tipologia di resina composita, denominata “bulk-fill”. Questo materiale permette di realizzare singole apposizioni di spessore maggiore, senza incorrere in elevati stress da polimerizzazione, garantendo allo stesso tempo un ottimo adattamento alla cavità in precedenza disegnata. La possibilità di eseguire simultaneamente diversi millimetri di ricostruzione permette, oltre al risparmio di tempo, di ottenere una resina in monoblocco di porosità e consistenza uniforme.

Introdotto nel 2009, SDR® è stato il primo composito bulk-fill fluido a consentire un posizionamento in massa fino a 4 mm, senza necessità di utilizzare un liner. Questo riduce automaticamente il tempo alla poltrona del paziente e ottimizza i flussi di lavoro. Con più di 50 milioni di applicazioni e diversi studi clinici a supporto, la tecnologia bulk fill di SDR® permette la realizzazione di restauri diretti affidabili, più veloci e più sicuri.

La letteratura è concorde nel riportare che i gap marginali possono mettere a rischio la longevità di un restauro. Le complicanze in tal senso possono dunque occorrere per diverse ragioni, tra cui:

  • un adattamento improprio del composito durante il suo posizionamento comporta la formazione di punti di vuoto;
  • un elevato stress da contrazione potrebbe causare la formazione di gap marginali;
  • la formazione di aree di vuoto tra il restauro e le pareti della cavità possono causare la formazione di carie secondarie.

La formulazione chimica esclusiva di SDR assicura la longevità e l’efficacia generale di un restauro in bulk fill. La sua tecnologia innovativa gli consente di posizionarsi in tutti gli angoli e di adattarsi alla cavità in maniera eccellente durante il posizionamento. Inoltre, durante la fotopolimerizzazione, i monomeri della resina sono in movimento caotico e iniziano a formare un reticolo di polimeri. La tecnologia SDR controlla la formazione di questo reticolo, riducendo al minimo l’accumulo di stress e la formazione di gap durante la polimerizzazione.

Nuova formulazione: SDR® flow+

L’originale bulk-fill SDR® con formula migliorata e più colori

Dalla comprovata e brevettata tecnologia di SDR®, il nuovo SDR® flow+ mantiene le stesse caratteristiche vincenti, quali uno stress da polimerizzazione straordinariamente basso, caratteristiche uniche di autolivellamento e un’eccellente capacità di adattamento alla cavità.

Grazie alla formula migliorata SDR® flow+ offre:

  • tre nuovi colori, A1, A2 e A3, che si aggiungono alla tinta universale e lo rendono ideale anche per i restauri di III e V classe e i restauri di II classe in cui si richiede una maggiore estetica;
  • maggiore resistenza all’usura, che aumenta notevolmente la longevità del restauro;
  • radiopacità più elevata, per consentire una migliore visibilità ai raggi X.

Riconosciuto già come il Gold Standard dei compositi bulk fill per i restauri diretti dei settori posteriori, i restauri post-endodontici e la ricostruzione del moncone, da oggi il nuovo SDR® flow+ è ancora più versatile perché può essere usato come sigillante per solchi e fessure, per i restauri di II e V classe e per i molari decidui, dove non necessita di rivestimento.

L’utilizzo di SDR® flow+ è determinante nei restauri di II Classe in quanto si adatta al pavimento della ca

vità e alla matrice con un eccezionale autolivellamento.

L’82% dei dentisti sostiene che l’utilizzo di un composito fluido come liner nei restauri di II classe migliora l’adattamento marginale[1]. Se un materiale da restauro non è in grado di assumere la forma della preparazione della cavità si possono creare dei vuoti che possono essere causa di:

  • Sensibilità post-operatoria
  • Discolorazione
  • Carie recidive

SDR® flow+  fa parte della soluzione completa  Dentsply Sirona per affrontare con successo ogni fase critica dei restauri di II Classe, insieme al sistema di matrici sezionali Palodent® V3, l’adesivo universale Prime&Bond active e il composito universale ceram.x® con tecnologia SphereTEC™.

[1] Council on Scientific Affairs of the American Dental Association. Spring 2009;4(2).

Compositi bulk-fill: SDR Flow+ caratteristiche ancora migliori ne aumentano le indicazioni - Ultima modifica: 2018-02-08T13:04:04+00:00 da redazione

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