Cinquanta sfumature di grigio

siervo

Il protagonista del noto romanzo di E.L. James del 2011 dice: «Per raggiungere il successo in qualsiasi settore, si deve diventare padroni di quel settore, conoscerlo da ogni punto di vista, nei minimi dettagli.» Conoscere perfettamente i dettagli di ogni aspetto della nostra professione è quasi uno sforzo impossibile ai nostri giorni. Salta però all’occhio, sfogliando le pagine di riviste nazionali o internazionali, come il desiderio per raggiungere una conoscenza superspecialistica del dettaglio o di settori di nicchia della nostra professione sia lo scopo principale di «attrattive» offerte formative. La diffusione di cultura è per definizione da porre su larga scala e non solo diretta agli esperti o agli iniziati. Cercherò di spiegarmi meglio.

Seguendo corsi di livello specialistico capita di osservare una discrepanza tra l’interesse per il tema proposto rispetto alla preparazione di chi lo frequenta. Se per esempio in un corso dove l’argomento è la chirurgia parodontale rigenerativa e si evidenzia come al discente non sia chiara la differenza tra la componente del difetto sovracrestale rispetto alla componente infraossea viene da chiedersi come mai il corsista stia attendendo questa tipologia di formazione e non una più di base. Oppure ancora un esempio vissuto, in ambito di ricostruzioni dei mascellari atrofici, dove la scelta della zona donatrice extraorale non veniva correlata in maniera precisa alla tipologia e alla sede del difetto. Questi sono solo semplici esempi che dimostrano in maniera inequivocabile come a volte l’obiettivo del corso non sia stato ben compreso da chi lo ha scelto.

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Per apprendere serve umiltà: ciò vale per il docente e per il discente. L’umiltà del docente sta nel non fare pesare la propria esperienza e nell’essere capace di trasmettere seriamente e in maniera trasparente quanto imparato in modo da facilitare l’acquisizione da parte del discente. L’umiltà del discente sta nell’ autovalutazione obiettiva sapendo che la conoscenza è fatta di tanti piccoli passi e non di grandi salti. Frequentare un corso di base non implica incapacità o scarsa preparazione.

L’odontoiatria italiana esprime tra i migliori relatori e specialisti nel mondo per le diverse branche. Ricordiamoci però che l’odontoiatra generale deve sapere affrontare con perizia le attività quotidiane e deve avere la possibilità di formarsi con offerte che soddisfino le sue reali necessità. Fra il corso superspecialistico e il corso di base esistono cinquanta sfumature ed è proprio su queste che gli organi di formazione competenti e correnti dovrebbero investire e insistere.

Cinquanta sfumature di grigio - Ultima modifica: 2016-07-10T14:58:14+00:00 da redazione

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