Anatomia molari inferiori

Il carico impresso dal complesso dei muscoli masticatori viene sopportato in massima parte dalla regione molare. L’evoluzione ha progettato degli elementi dotati di corone estremamente solide e nel contempo versatili, adatte ad una dieta ampia, con alimenti dalla consistenza molto varia. Le forze masticatorie si scaricano dalla corona su di un complesso articolare a sua volta imponente, che copre una volumetria ampia all’interno dell’osso alveolare.

La salvaguardia della salute di questi elementi è fondamentale nel mantenimento del compenso masticatorio e, quando necessario, il loro restauro dev’essere guidato da uno studio anatomo-funzionale del singolo caso.

In generale, i molari inferiori sono caratterizzati da un diametro mesio-distale più ampio di quello vestibolo-linguale.

 

Anatomia primo molare inferiore

: è il primo elemento permanente a erompere in arcata. Le Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva ne raccomandano la sigillatura entro il settimo anno, a causa della maggiore suscettibilità alla carie del dente appena erotto, che persiste per i primi due anni circa.

In più del 90% dei casi la corona si distingue per la presenza di 5 cuspidi, 3 sul versante vestibolare e 2 su quello linguale. La configurazione più comune prevede la presenza di un solco mesio-distale, che inizia separando le 2 cuspidi mesiali, attraversa la fossetta centrale (il punto più profondo del solco stesso; si ritrovano altre due fossette, mesiale e distale), per poi assumere una forma ad Y, che delimita ai lati le cuspidi disto-vestibolare e disto-linguale e una cuspide più piccola, la distale. La cuspide mesio-linguale, invece, è generalmente la più voluminosa. La faccia vestibolare si continua direttamente nella cuspide distale. Si potrà notare anche una maggiore convessità della faccia distale rispetto a quella prossimale, sempre per via della presenza della quinta cuspide.

 

Anatomia secondo molare inferiore

: non si tratta semplicemente di una versione ridotta del primo. Si presenta, anzi, tipicamente nella configurazione a 4 cuspidi, con le 2 linguali più sviluppate. In visione occlusale, l’elemento risulta circa rettangolare. Le cuspidi sono raccordate ai lati da creste marginali e separate da un solco cruciforme, formato dalla congiunzione – nella fossetta centrale – fra un solco mesio-distale (che va da una cresta marginale all’altra) ed uno bucco-linguale.

 

 

Anatomia terzo molare inferiore

: va incontro a una certa variabilità morfologica, anche se in misura minore rispetto al corrispettivo superiore. In linea di massima, è il più piccolo dei molari inferiori, la configurazione tetracuspidata è di poco più comune di quella pentacuspidata e si riconosce un 10% di elementi con più o meno cuspidi.

Approccio diagnostico-terapeutico ai terzi molari inclusi guarda l'estratto del corso

Anatomia molari inferiori - Ultima modifica: 2016-09-30T07:36:01+00:00 da redazione

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